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8 Aprile 2021
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La Legge di Bilancio 2020 ha prorogato anche per l’anno in corso le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico: si tratta del Bonus Casa, che riguarda le ristrutturazioni edilizie, e il cosiddetto Ecobonus che consente di risparmiare fino al 65% per gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e chi ne ha diritto.

 

Bonus risparmio energetico: in cosa consiste

L’Ecobonus 2020 è erogato dallo Stato sotto forma di detrazioni fiscali da Irpef (per le persone fisiche) e Ires (per le società) nel caso vengano effettuati interventi finalizzati ad aumentare il livello di efficienza energetica di edifici già esistenti. Le spese sostenute fino al 31 dicembre 2020 per la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento, il miglioramento termico dell’edificio, l’installazione di pannelli solari e altri interventi di questo genere godono di detrazioni fino al 65% (in alcuni casi del 50%, per specifici interventi) ripartite in 10 anni, con rate dello stesso importo.

 

Chi può usufruire dell’Ecobonus 2020?

Per poter utilizzare il bonus risparmio energetico è necessario essere in regola con i contributi, ma non è indispensabile possedere l’immobile: oltre al proprietario, infatti, sono ammessi anche gli inquilini, i soggetti in comodato e, per interventi su parti comuni, i condomini. Oltre alle persone fisiche bisogna poi aggiungere le associazioni di professionisti, gli enti pubblici e privati (purché non svolgano attività commerciale) e le società di persone o di capitali.

 

Per quali interventi vale l’Ecobonus risparmio energetico?

Rientrano nelle agevolazioni fiscali per il risparmio energetico con detrazione al 65%:

  • gli interventi di riqualificazione energetica complessiva di un edificio, per una detrazione massima di 100mila €;
  • l’installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda (importo massimo detraibile 60mila €);
  • gli interventi di efficientamento energetico sull’involucro dell’edificio, come la coibentazione di tetto, pavimento, soffitti e pareti, per un massimo di 60mila € di bonus;
  • l’installazione di pompe di calore o di impianti geotermici ad elevata efficienza energetica, per i quali il bonus ha un tetto di 30mila €;
  • la sostituzione degli impianti di riscaldamento con sistemi evoluti di ultima generazione per la termoregolazione (massimo 30mila €);
  • l’adozione di sistemi di domotica per il controllo degli impianti di climatizzazione e riscaldamento da remoto;
  • l’acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori o di generatori ibridi, fino a 100mila € di importo.

 

Le agevolazioni fiscali (Ecobonus) con aliquota massima del 50% riguardano invece i seguenti interventi di efficientamento energetico degli edifici:

  • la sostituzione di impianti di riscaldamento con caldaie a condensazione classe A o con caldaie a biomassa, con bonus massimo di 30mila €;
  • l’installazione di finestre, infissi e schermature solari, con bonus massimo di 60mila €.

 

Come ottenere il bonus Risparmio energetico

Per ottenere l’ecobonus al 65% o al 50% per gli interventi di efficienza energetica sugli edifici non è necessario comunicare preventivamente l’avvio dei lavori, ma è sufficiente trasmettere per via telematica al portale dell’ENEA (l’Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente) entro 90 giorni dalla fine lavori la scheda informativa debitamente compilata con i dettagli tecnici degli interventi effettuati. Altre documentazioni quali ricevute di pagamenti, fatture, relazioni tecniche e asseverazioni devono invece essere conservate per eventuali controlli effettuati dall’ente. Il pagamento delle spese di efficientamento energetico, inoltre, deve essere effettuato tramite apposito bonifico per detrazione fiscale.

 

Idraulica Menatti è come sempre al fianco di ogni cliente che desidera effettuare interventi, installazioni o sostituzioni di impianti e beneficiare delle detrazioni fiscali legate all’efficienza energetica: i nostri tecnici sono esperti e preparati anche per compilare tutte le pratiche burocratiche necessarie per accedere agli incentivi. Inoltre, l’ecobonus al 50% e al 65% è usufruibile anche scegliendo il nostro servizio di Finanziamento offerto tramite Fiditalia: una garanzia di ulteriore sostenibilità economica per il tuo intervento.

 

Contattaci subito se sei interessato all’ecobonus per la tua abitazione o la tua attività

 

Bonus Casa: cos’è e come funziona

Il Bonus Casa consiste in una detrazione fiscale fino al 50% delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione di un edificio residenziale tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2020. Chi effettua per la propria casa o per parti comuni di condomini manutenzioni straordinarie (anche ordinarie per i condomini), ristrutturazioni edilizie o interventi di risanamento conservativo, con un limite massimo di 96mila euro di spesa per singolo immobile, può godere di una detrazione Irpef fino al 50%.

 

Anche per il Bonus Casa, come per l’Ecobonus, possono accedere alle agevolazioni non solo i proprietari degli immobili ma anche gli affittuari, i soci di cooperative e coloro che godono di uso o usufrutto sugli edifici oggetto degli interventi.

 

Quali interventi di risparmio energetico rientrano nel Bonus Casa?

Oltre alle opere di manutenzione e ristrutturazione edilizia, rientrano nel Bonus Casa anche interventi finalizzati all’impiego di fonti di energia rinnovabile in ambito residenziale e al risparmio energetico:

  • la riduzione della trasmittanza dei serramenti;
  • la riduzione della trasmittanza termica di pavimenti, pareti verticali esterne e coperture;
  • l’installazione di pompe di calore per climatizzare gli ambienti;
  • l’installazione di impianti fotovoltaici;
  • il teleriscaldamento;
  • l’installazione di impianto solare termico per produzione di acqua calda e riscaldamento dell’abitazione;
  • la sostituzione di generatori di calore con generatori ad aria a condensazione o con caldaie a condensazione.

 

Procedura per l’ottenimento del Bonus Casa

Per accedere al Bonus Casa è necessario compilare l’apposita domanda sul sito dell’ENEA, che prevede la registrazione dell’utente, la compilazione dei dati anagrafici del beneficiario (persona fisica o persona giuridica), l’inserimento dei dati relativi all’immobile oggetto di intervento (ubicazione, dati catastali, tipologia edilizia, destinazione d’uso) e la scelta del tipo di intervento.

 

La domanda per il Bonus Casa deve essere inviata entro 90 giorni dalla fine dei lavori per i quali si richiede la detrazione fiscale.


26 Novembre 2020
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Cos’è il conto termico?

 

Una agevolazione che incentiva gli interventi di efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Non si tratta di una detrazione, ma di un contributo versato direttamente sul conto corrente del soggetto responsabile dell’intervento dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici). Il contributo è calcolato sulla singola tipologia di intervento e si ottiene al massimo in cinque rate annuali a seconda del tipo di intervento e della sua dimensione. Se l’ammontare complessivo dell’incentivo non supera i 5000,00 €, l’erogazione avviene in un’unica rata in due mesi.

 

Come funziona?

 

Colui che affronta una spesa per cui è previsto il contributo lo riceverà in conto corrente per una durata di anni stabilita in base all’intervento eseguito.

L’incentivo può essere assegnato esclusivamente agli interventi che non accedono ad altri incentivi statali.

 

Chi può usufruirne?

 

Possono accedere al meccanismo di incentivazione le Pubbliche Amministrazioni e i soggetti privati, intesi come persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa o agrario.

 

Quali sono gli interventi?

 

Come indicato dal GSE (Gestore Servizi Energetici), gli interventi che garantiscono l’accesso al Conto termico riguardano l’incremento dell’efficienza energetica in edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, dotati di impianto di climatizzazione.

Nello specifico sono previsti per i soggetti privati e le persone fisiche i seguenti interventi:

  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore sia elettriche che a gas;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con sistemi ibridi a pompa di calore;
  • sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore;
  • installazione di impianti solari termici (sia per il riscaldamento che per il raffrescamento);
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con generatori a biomassa.

Per la Pubblica Amministrazione il Conto termico finanzia fino al 65% delle spese sostenute per gli interventi di manutenzione sull’involucro e sugli impianti degli edifici finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili come ad esempio:

  • miglioramento dell’isolamento termico dell’involucro edilizio;
  • sostituzione di infissi e pannelli vetrati di alta qualità e introduzione di schermature;
  • sostituzione dei sistemi per l’illuminazione;
  • sostituzione dei sistemi per la climatizzazione con le tecnologie ad alta efficienza;
  • produzione di energia termica da fonti rinnovabili;
  • introduzione di sistemi avanzati di controllo, gestione dell’illuminazione, della ventilazione, del condizionamento, etc…

 

Novità del Conto Termico 2.0

 

Dal 31 Maggio 2016 è operativo un nuovo conto termico, chiamato “Conto termico 2.0”.

Le principali novità rispetto al precedente sono le seguenti:

  • Sia per quanto riguarda i privati che per la Pubblica Amministrazione, per importi inferiori ai 5000,00 €, l’incentivo viene erogato in un’unica rata;
  • Il rimborso per l’erogazione dell’incentivo dovrà avvenire in 60 giorni;
  • La richiesta di incentivo dovrà essere inviata entro 60 giorni dallam data di conclusione dei lavori;
  • Il pagamento ora è possibile anche tramite carta di credito ed online a differenza del bonifico bancario o postale che era obbligatorio precedentemente.

Inoltre, le percentuali di incentivo sono cresciute e i tempi di rimborso delle spese sono diminuiti. Eccone una sintesi:

  • per gli interventi di sostituzione chiusure trasparenti ed infissi, isolamento termico di muri e coperture, instalazione di schermature solari, illuminazione di interni, caldaie a condensazione e tecnologie di building automation l’incentivo è al 40%;
  • per gli interventi di isolamento termico nelle zone climatiche E/F l’incentivo è del 50%;
  • per quanto riguarda l’isolamento termico e la sostituzione di chiusure trasparenti ed infissi, se abbinati ad un impianto con caldaia a condensazioni, pompa di calore o solare termico, l’incentivo è fino al 55%;
  • l’incentivo sarà fino al 65% per le spese sostenute per gli “Edifici a energia quasi zero” oppure per le spese di acquisto e installazione di pompe di calore, caldaie e generatori a biomassa, sistemi ibridi a pompa di calore e impianti solari termici;
  • per la Diagnosi Energetica e per l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) per le PA (e le ESCO che operano singolarmente) e il 50% per i soggetti privati, con le cooperative di abitanti e le cooperative sociali.

 

Anche per gli edifici di nuova costruzione è possibile richiedere l’incentivo, ma solo per la quota eccedente quella necessaria per il rispetto degli obblighi di copertura minima dei fabbisogni tramite fonti di energia rinnovabile previsti dal D.Lgs 28/2011.


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